Diario apocrifo dello scrittore uruguaiano José Enrique Rodó (Montevideo 1871-Palermo 1917) in cui si immaginano pensieri e umori degli ultimi giorni vissuti in riposo forzato a Palermo – dal 3 al 30 aprile 1917, ultima tappa di un viaggio in Europa a lungo sognato – per la malattia che lo condusse repentinamente alla morte.
